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Erosione dentale: cos’è? Quali sono le sue conseguenze?

Posted on Aprile 24, 2017

A cosa ci si riferisce con il termine “erosione dentale”? E quali sono le conseguenze di questo problema sulla salute della nostra bocca?

Cominciamo innanzitutto con le definizione. L’erosione dentale è il deterioramento della struttura del dente in conseguenza di processi chimici dati dalla presenza, all’interno della bocca, di sostanze acide. Queste ultime hanno infatti la capacità di aggredire e distruggere la parte più esterna e superficiale degli elementi dentali e, come è possibile immaginare, possono causare notevoli danni.

Come accennato, le sostanze acide presenti in bocca attaccano solo la parte dura del dente, ossia lo smalto, ed è proprio a questo livello che l’erosione dentale si verifica. Lo smalto del dente si compone al 97% da sostanze minerali che, ovviamente, sono per loro stessa natura più suscettibili all’erosione da parte degli acidi. In questo modo lo smalto si demineralizza, e oltre a perdere la sua struttura ed estetica, provoca lesioni funzionali all’intero “elemento-dente”.

Il restante 3% dello smalto del dente si compone invece di elementi organici che “sopravvivono” proprio grazie alla presenza dei minerali, che fanno loro da supporto. Ecco perché il processo di erosione dentale finisce col danneggiare lo smalto nella sua interezza.

Erosione dentale: cause

Ma quali sono le cause dell’erosione dentale? Per rispondere a questa domanda è necessario capire cosa provoca la presenza di sostanze acide all’interno della bocca.

In generale, le cause che portano a questo tipo di problema possono essere sia intrinseche che estrinseche.

Tra le cause intrinseche vanno annoverate patologie quali ad esempio l’ernia iatale o il reflusso gastroesofageo, che causano appunto la risalita degli acidi provenienti dallo stomaco fino alla bocca. Ecco quindi come avviene l’aggressione allo smalto dei denti e la sua demineralizzazione.

Allo stesso modo, è più probabile che soffrano di erosione dentale persone affette da vomito ricorrente, magari causato da specifiche patologie digestive o da disordini del comportamento alimentare come la bulimia.

Le cause estrinseche che provocano l’erosione dentale sono invece quelle legate a fattori esterni. Nello specifico, va incluso tra queste il consumo di alimenti e bevande particolarmente acidi. In questo senso, bisogna ricordare che non è soltanto importante quanto si consumano questi cibi, ma anche come: se per esempio si ha l’abitudine di sorseggiare a lungo una bevanda acida, si espongono i denti a un maggiore rischio di erosione perché non si lascia il tempo alla saliva di riportare il pH a un livello tale da garantire la rimineralizzazione del dente.

Erosione dentale: le conseguenze

Una volta assodate le cause che portano all’erosione dello smalto dentale, è il momento di valutare le conseguenze che questa problematica può provocare all’interno della nostra bocca.

L’esposizione della dentina, ossia della componente più fragile e soffice del dente, causata dal “consumo” dello smalto, porta chiaramente a un aumento della possibilità di carie. Non solo: essendo la dentina sensibile ai cambiamenti di temperatura e agli alimenti dolci, il paziente lamenterà anche un aumentato fastidio ai denti nel caso di cibi o bevande molto freddi o molto caldi, oltre che di quelli particolarmente zuccherati.

Infine, l’estetica del dente si modifica in modo sostanziale a seguito dell’erosione dello smalto: la dentina, infatti, è più scura e quindi il sorriso risulterà decisamente ingiallito. I denti, inoltre, diminuiranno di dimensioni.

Nella maggior parte dei casi, l’erosione dentale non ha bisogno di uno specifico trattamento odontoiatrico e il vostro dentista di fiducia saprà senza dubbio suggerirvi le migliori modalità per arrestare il suo processo distruttivo.

Nell’evenienza in cui l’erosione sia massiva e abbia provocato gravi danni funzionali ai denti, si potrà procedere con otturazioni o devitalizzazioni (nel caso di carie) o addirittura con l’applicazione di faccette dentali.